Un maestro per Montignoso

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Registro n. 4, carta 139.

Nella sedura del 12 dicembre 1593, il cui verbale è redatto in volgare e non più in latino, si legge, seppure con fatica a causa dello schiarimento dell’inchiostro, l’impegno del Comune ad assumere un maestro laico per la scuola pubblica:

«[…]
Che sintenda dato autorita et cura al cons(ili)o de 9 che sarà per i […] di tener provvista il n(ost)ro co(mun)e di un buono et idoneo maestro di scuola laico il quale insegni leggere scrivere et abaco a tutti quelli che andranno alla ditta scuola […] quelli del comune nostro, et debba insegnare senza premio ma per sua solita provigione et salario […] passato ogni anno scali quaranta [denari] da […] nelle colte
[…]»

Interessante notare la manicula che indica il passo, a sottolinearne l’importanza, disegnata in un tempo probabilmente coevo. La riproduzione di un indice che indica, appunto, un passo di rilievo, è tipica del lettore e dello studioso medievale e dei codici manoscritti, nei quali sottolineare un testo sarebbe stato uno spiacevole ingombro alla lettura di testi fitti e già scarsamente leggibili.

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