Il medico condotto

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Registro n. 5, carta n. 65r.

Dagli atti del Parlamento, dal Consiglio tenutosi il 24 giugno 1598, si apre una finestra sul tema della sanità pubblica e, non senza una sensazione di grande modernità del Comune, si evince che l’Amministrazione pagava un medico (cerusico) pubblico affinche curasse tutta la cittadinanza, entro certi limiti, (tre cure a persona) senza ulteriori costi a carico del cittadino.

«[…]
It(em) fu decreto quod atteso q(uo)d è passato il tempo [ch’era] tenuto aver qua a Montignoso m(aestr)o Brandino da Seravezza cerusico et (per)ciò da esso m(aestr)o Brandino è stato chiesto buona licenza no(n) volendolo riconoscere et darli qualch(e) cosa di più al suo solito salario, et desiderando p(er) utile di n(ost)ro Com(un)e et huomini di esso ch(e) d(ett)o m(aestr)o Brandino si rafferma, (per)ciò fu il d(ett)o m(aestr)o Brandino raffermato p(er) esercitare la sua arte di chirurgia in n(ost)ro Com(un)e di Montignoso p(er) anni cinq(ue) p(rossi)mi avvenire et si li debba dare ciasc(un)o anno p(er) suo salario di [denari] cinquanta da darsili su le colte secondo il solito, co(n) obbligo et gravezza a d(ett)o m(aestr)o Brandino di medicare et cavare in d(ett)a sua arte qualsivoglia p(er)sona di n(ost)ro Com(un)e fino in tre volte di qualsivoglia ferita, o male, et cavar sangue et incendere, et bisogna(n)do far cauterii et tutto co(n) ogni diligentia et senz’altro pagamento.
Vinto 38 del si, 5 del no.
[…]

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